1874
La Chiesa Evangelica Luterana della Confessione Augustana, consacrata a Trieste nel 1874, si erge come un simbolo della ricchezza multiculturale della città, testimoniando la storia della comunità protestante locale. Il progetto per questo edificio fu affidato all’architetto Carl Johann Christian Zimmermann di Breslavia, il cui stile neogotico tedesco si distingueva nettamente dal contesto circostante del Borgo Teresiano. La costruzione, che richiese la collaborazione degli architetti locali Giovanni Andrea Berlam e Giovanni Scalmanini, fu un’opera di grande ingegneria, data la sua realizzazione su un terreno precedentemente occupato da saline. Il risultato è un edificio dalla sobria eleganza e dal rigore formale, che incarna i principi estetici e la solidità della sua comunità.
Ciò che rende questo monumento architettonico unico nel suo genere è la sua costruzione interamente “a massello” in Marmo di Aurisina, tipo granitello. L’uso di questa specifica varietà, estratta in blocchi di grandi dimensioni, ha permesso di realizzare una struttura robusta e compatta. L’intera fabbrica, dalle fondamenta alla guglia, si presenta come un blocco monolitico, una scelta che riflette non solo la maestria costruttiva dell’epoca, ma anche la straordinaria resistenza del materiale.
Il granitello si manifesta con eguale importanza sia all’esterno, dove contribuisce a definire le linee pulite e i dettagli finemente scolpiti della facciata, sia all’interno, dove la sua presenza materica crea un’atmosfera di solennità e coerenza strutturale. L’uso di un unico materiale in tutto l’edificio rafforza il senso di unità e integrità dell’opera, rendendola un punto di riferimento visivo e architettonico. La chiesa, in virtù della sua costruzione in un materiale così durevole, non è solo un luogo di culto, ma un monumento che celebra la storia della comunità che l’ha commissionata, e la sua stessa architettura testimonia la durabilità e il prestigio del marmo utilizzato.