1875 – 1884
Il Teatro dell’Opera di Stato Ungherese (Magyar Állami Operaház) a Budapest, costruito tra il 1875 e il 1884, si erge come uno dei capolavori più significativi dell’architettura neorinascimentale in Europa. L’edificio fu commissionato dall’Imperatore Franz Joseph I e progettato dal celebre architetto Miklós Ybl, con l’intento di eguagliare il prestigio dei teatri d’opera di capitali come Vienna e Parigi. La sua posizione strategica sul viale Andrássy út, una delle principali arterie urbane, ne sottolinea il ruolo centrale nel contesto cittadino. La facciata esterna si distingue per la sua rigorosa simmetria e l’armoniosa fusione di elementi architettonici. Essa presenta logge, colonne e nicchie che accolgono le statue di eminenti compositori ungheresi come Ferenc Erkel e Franz Liszt, sculture realizzate da Alajos Stróbl e János Fadrusz. Nelle vicinanze, si trovano anche due sfingi scolpite in marmo, simbolo di una fusione tra rigore classico ed elementi mitologici. Le fonti d’archivio della Cava Romana attestano la fornitura di oltre 6.000 tonnellate di Marmo di Aurisina, impiegate in opere sia interne che esterne per conferire all’edificio una finitura di raffinata eleganza e una straordinaria durabilità. All’interno, l’opulenza raggiunge il suo apice. La sala principale, dalla classica forma a “ferro di cavallo”, è universalmente riconosciuta per la sua acustica eccezionale. Il soffitto è dominato da un magnifico affresco di Károly Lotz, intitolato L’Apoteesi della Musica, raffigurante divinità e personaggi mitologici. La ricchezza artistica si estende a ogni dettaglio, con abbondanti decorazioni in oro e un imponente lampadario di bronzo che pesa circa due tonnellate. In questo contesto di grande prestigio, il marmo di Aurisina si fonde con gli altri elementi decorativi, contribuendo a creare un’atmosfera di solennità e sontuosità. L’Opera di Stato Ungherese non è solo un teatro, ma un’opera d’arte completa, in cui l’architettura, la scultura e l’uso di materiali nobili come il marmo di Aurisina si combinano per creare un monumento che ha resistito alla prova del tempo, mantenendo intatta la sua importanza come icona culturale e storica di Budapest.