1880 – 1904
Il Palazzo del Parlamento di Budapest, programmato nel 1880 ed eretto tra il 1885 e il 1904, si staglia maestoso sulla riva del Danubio come uno degli edifici legislativi più imponenti d’Europa. Opera dell’architetto ungherese Imre Steindl, il palazzo è un magnifico esempio di architettura neogotica, un’ispirazione diretta al Parlamento di Londra e al Duomo di Colonia. La scelta di questo stile, caratterizzato da torrette elaborate, guglie, archi a sesto acuto e una grande cupola centrale, simboleggiava la crescente indipendenza e l’orgoglio nazionale dell’Ungheria all’interno dell’Impero austro-ungarico. L’edificio, con i suoi 268 metri di lunghezza e 96 metri di altezza, è concepito come un’opera d’arte totale, dove ogni dettaglio contribuisce a un’armonia architettonica complessiva.
La costruzione del palazzo ha richiesto l’impiego di una quantità ingente di materiali, tra cui ben 40 milioni di mattoni. All’interno, otto monoliti di marmo di sei metri di altezza sono stati portati dalla Svezia. Sebbene le fonti non forniscano una stima esatta della totalità della pietra utilizzata, si è a conoscenza che la Cava Romana ha fornito oltre 7000 tonnellate di Marmo di Aurisina per la realizzazione di numerose opere decorative. Sebbene questo quantitativo non rappresenti la totalità dei materiali lapidei impiegati, il suo utilizzo su un’opera di tale portata è chiaramente rilevante.
Il Marmo di Aurisina, per le sue qualità di eccezionale durezza e resistenza, ha garantito che la complessa rete di forme e dettagli dell’architettura neogotica potesse resistere al tempo e alle intemperie. Il suo impiego significativo testimonia la grandezza del progetto e l’alta qualità del materiale stesso, che ha reso possibile la realizzazione di un’architettura destinata a celebrare l’identità nazionale ungherese.