1874 – 1883
La genesi del Palazzo del Lloyd Triestino, oggi designato quale sede della Presidenza della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia, si colloca nel periodo compreso tra il 1880 e il 1883.

Il progetto fu affidato a Heinrich von Ferstel, architetto viennese di spicco, annoverato tra i massimi esponenti dello storicismo e del neorinascimento nella Vienna dell’epoca. Il suo approccio progettuale, improntato sull’architettura rinascimentale italiana, conferisce all’edificio una monumentalità che lo qualifica come uno dei più significativi complessi architettonici di Piazza Unità d’Italia.
La scelta di un lessico stilistico che evoca la solidità e il prestigio dell’architettura classica si configura come una soluzione coerente con la funzione intrinseca dell’edificio, concepito per ospitare la sede direzionale di una delle più rilevanti compagnie di navigazione dell’Impero austro-ungarico. Le indagini condotte su fonti d’archivio della Cava Romana attestano l’impiego del Marmo di Aurisina non solo per elementi decorativi, ma anche per componenti strutturali di primaria importanza, tra cui spiccano le imponenti colonne monolitiche. Queste ultime rappresentano un’eloquente testimonianza della durabilità e dell’eleganza formale del materiale lapideo.
Il prestigio e l’autorevolezza del palazzo sono ulteriormente rafforzati dalla visione estetica dell’architetto, orientata a un’elevata qualità esecutiva e alla ricerca di un’armoniosa fusione cromatica tra il Marmo di Aurisina e il paesaggio circostante, in particolare con l’ambiente marino su cui l’edificio si affaccia.

La selezione di un materiale come il Marmo di Aurisina si rivelò particolarmente consona alla posizione del palazzo, in quanto, rispetto ad altre pietre locali, offre una maggiore resist
enza agli agenti atmosferici, quali mareggiate ed effetti corrosivi della salsedine. Sebbene le fonti non specifichino la quantità esatta di marmo utilizzata, il suo impiego per elementi strutturali e di elevata visibilità sottolinea il valore intrinseco e il prestigio conferiti all’edificio.
Nonostante il palazzo sia stato danneggiato durante il secondo conflitto mondiale, un meticoloso restauro del 1967 ne ha preservato lo splendore originale, a dimostrazione non solo della robustezza dei materiali impiegati, ma anche del ruolo cruciale che l’edificio ha ricoperto nella storia marittima e nel panorama architettonico della città.