1963
Nel cuore di Manhattan, l’apertura del New York Hilton Midtown nel 1963 non fu soltanto un evento mondano, ma la consacrazione di un nuovo modello di architettura alberghiera su scala globale. Progettato dall’architetto specialista del settore, William B. Tabler, l’edificio si impose come un’icona dello Stile Internazionale, un imponente e razionale volume che incarnava la fiducia e il dinamismo della New York del dopoguerra. Per gli interni di un hotel di tale portata, concepito come un crocevia del mondo, la scelta dei materiali doveva riflettere un’eleganza universale e una durabilità senza compromessi. Fu in questo contesto che venne selezionato il Marmo di Aurisina.
La visione di Tabler per il più grande albergo della città prevedeva la creazione di spazi pubblici monumentali, in grado di gestire un flusso immenso di persone senza rinunciare a un’atmosfera di lusso e raffinatezza. Per le vaste superfici della lobby, delle sale da ballo e delle aree di ricevimento, la scelta ricadde sul Marmo di Aurisina, fornito dalla Cava Romana. Questa decisione testimonia il riconoscimento internazionale del materiale, la cui fama aveva attraversato l’Atlantico per affermarsi anche nei più ambiziosi progetti del modernismo americano.
L’impiego del Marmo di Aurisina fu sia funzionale che estetico. La sua eccezionale resistenza lo rendeva ideale per le pavimentazioni di aree ad altissimo traffico, garantendo una longevità che pochi altri materiali potevano eguagliare. Al contempo, la sua superficie luminosa e omogenea offriva una base di neutra eleganza, un palcoscenico perfetto per gli arredi di design e le opere d’arte che caratterizzavano gli interni. Il marmo non era un semplice rivestimento, ma un elemento fondamentale del progetto, che contribuiva a definire il carattere di lusso e di respiro internazionale dell’hotel.
La presenza del Marmo di Aurisina nel New York Hilton Midtown rimane una testimonianza significativa della sua statura globale nel XX secolo. Dimostra come la pietra del Carso fosse un materiale d’eccellenza, capace di dialogare con le più avanzate correnti dell’architettura mondiale e di portare un segno di intramontabile qualità europea nel cuore pulsante della metropoli moderna americana.